venerdì 9 settembre 2011

Le automobili che guideremo fra 10 anni

Forse nei prossimi dieci anni sarete al volante di uno di questi prototipi..
Quali veicoli vedremo sfrecciare sulle nostre strade nel 2020? Automobili sportive leggere ed efficienti dal punto di vista dei consumi, modelli dal design innovativo e berline esclusive prodotte dalle case più prestigiose

Il mercato cinese è già pronto ad accogliere l'aumento delle vendite di automobili. Secondo la previsione della J.D. Power and Associates pubblicata il 22 aprile scorso, i contratti dovrebbe addirittura raddoppiare entro il 2015. Secondo il report, lo scorso anno il Governo cinese ha offerto contributi pari a un terzo del PIL per stimolare i consumatori e supportare i prestiti bancari. Questo ha determinato un notevoleaumento delle vendite di veicoli, assicurando profitti elevati a tutte le case costruttrici.

Per rispondere alla crescita della domanda, i diversi marchi hanno programmato il lancio di alcuni modelli speciali. La BMW confida nel suo Megacity, un veicolo a emissioni zero, mentre la GM spera che il suo EN-V (Electric Networked-Vehicle) possa conquistare il mercato delle grandi metropoli asiatiche.


"La rapida crescita del mercato dell'auto in Cina rappresenta una ghiotta opportunità per qualsiasi casa costruttrice", spiega nel suo reportJohn Humphrey, Vice presidente senior e Responsabile commerciale globale per la J.D. Power. "Nei prossimi anni assisteremo a notevoli cambiamenti per la richiesta dei clienti finali".

Negli Stati Uniti, il mercato richiede lusso ed esclusività indipendentemente dalle dimensioni del modello. Pensate ad esempio alla linea della Bugatti quattro porte e della Porsche ( PSEPF.PK - news - people ) 918 Spyder Hybrid. La Bugatti mostra interesse per il segmento delle quattro porte di lusso confrontandosi direttamente con marchi blasonati com
e Porsche e Maserati. Porsche, con un nuovo veicolo ibrido super-veloce, spera invece di sfruttare tutte le opportunità del mercato dei modelli con alimentazione alternativa. Nel 2009 le vendite delle automobili ibride sono calate solo del 7,5% arrivando a 290.280 unità rispetto alla contrazione del 21,2% del mercato in generale. Rappresentano il 3% della domanda complessiva dello scorso anno. Entro il 2015 il dato dovrebbe addirittura triplicare, secondo lo studio J.D. Power.

Modelli

Per capire quali automobili guideremo fra 10 anni, abbiamo parlato con i portavoce di diverse case produttrici, tra cui General Motors, BMW, Audi e Porsche. Sebbene nessuno abbia voluto mostrarci i progetti per i veicoli che saranno lanciati nel 2020, dal momento che sono segretissimi, .

La Bugatti 16C Galibier sicuramente ci dà un esempio della tendenza che sarà seguita per i prossimi anni. A giudicare dalle fotografie pubblicate, il modello che sarà sviluppato dalla concept avrà il telaio in alluminio e fibra di carbonio blu, otto terminali di scarico e una linea che percorre tutta la lunghezza del veicolo e che si apre come un'ala nella parte anteriore. Partendo dal prezzo della Veyron, è molto probabile che la Galibier quattro porte sarà la berlina più potente e più costosa del mondo.

Parlando invece di altri segmenti, l'automobile che nascerà dal prototipo FT-CH Toyota ( TM - news - people ) sarà addirittura più economica della Prius, con un prezzo che partirà da 22.800 dollari. Il progetto rientra nell'obiettivo della casa giapponese di vendere un milione di veicoli ibridi all'anno entro il 2015 e che nei prossimi anni prevede il lancio di otto modelli ad alimentazione alternativa. La FT-CH sarà più corta (meno 55 centimetri di lunghezza complessiva), più leggera e più economica della Prius e sarà destinata a una clientela più giovane.

Possiamo chiamarla automobile?

L'introduzione di nuovi veicoli innovativi impone una cambio nelle abitudini di guida. Per le persone che vivono nelle città europee e asiatiche, l'automobile del futuro potrebbe essere molto simile all'EN-V, il veicolo elettrico a due ruote realizzato dalla GM e dalla Shanghai Automotive Industry Corp e sviluppato proprio dal Segway ideato dal colosso di Detroit. È lungo circa 1,5 metri e pesa meno di 400 kg, con una velocità massima di 40 km/h. Il veicolo utilizza un sistema GPS per muoversi nel traffico ed è anche dotato di una modalità di guida automatica, perfetta per i pendolari che vogliono raggiungere il posto di lavoro con il proprio veicolo senza dover guidare.

Queste innovazioni spesso includono anche interni esclusivi di alta qualità, tecnologie all'avanguardia per la protezione in caso di incidenti e sistemi per ridurre le emissioni di anidride carbonica. Almeno queste sono le caratteristiche della Audi E-Tron.

Le prese d'aria della E-Tron si aprono e si chiudono a seconda delle diverse condizioni di guida, riducendo il trascinamento sull'auto e migliorando l'intervallo di guida. L'abitacolo è tutto spostato verso l'asse anteriore (l'unità della batteria è posizionata nella parte posteriore) per migliorare la maneggevolezza, mentre la plancia è orientata verso il guidatore con un cruscotto "galleggiante" e una sottile console centrale. All'interno non sono presenti tasti o interruttori. Anche la leva del cambio si solleva solo all'accensione del veicolo. I fari automatici e a consumo ridotto e i LED illuminano l'interno e l'esterno dell'automobile.

"Sembra quasi che ogni marchio presenti un veicolo dalle caratteristiche particolari e dall'aspetto innovativo, anche se, per la maggior parte delle persone, l'automobile è solo un mezzo per spostarsi da un luogo all'altro", afferma Clay Dean, Direttore della progettazione avanzata globale della GM. "Ecco perché siamo interessati a sviluppare elementi unici; piccole cose che siano estremamente efficienti".

Le case costruttrici solitamente non comunicano la spesa destinata all'attività di ricerca e progettazione, ma è sicuro che ogni marchio investe almeno otto milioni di euro all'anno. Dave Engelman, portavoce della Porsche, conferma che la casa di Stoccarda spende il 15% del budget totale nell'attività di Ricerca e Sviluppo. Un importo che è rimasto inalterato anche nei momenti di crisi.

"Parliamo di cifre incredibili, soprattutto in termini percentuali, per le dimensioni della nostra organizzazione", spiega. "Ma è l'unico modo per continuare l'evoluzione".


Da : Forbes.com 

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