La filosofia e l'approccio al futuro del creatore di Apple nel libro di Carmine Gallo, "Pensare come Steve Jobs". "Ha osato sempre di più, prima di tutto per essere felice, più che per guadagnare"
Carmine Gallo |
LA FORTUNA aiuta gli audaci, si dice. E la determinazione estrema è
all'origine del grande successo ottenuto da Steve Jobs, il leggendario
creatore di Apple che, oltre a un grande talento, ha usato perseveranza e
passione per raggiungere i propri obiettivi. E ha osato sempre di più.
Per essere felice, prima ancora che per guadagnare. L'intuizione
vincente il padre di Mac la ebbe quasi quarant'anni fa, quando comprese
che il computer avrebbe cambiato la vita di tutti e, da allora, l'ha
inseguita, perfezionata, realizzata. E non si è mai fermato, fino a
portare la sua azienda all'eccellenza e alla fama. Ma il successo può
essere sufficiente, da solo, a trasformare automaticamente un metodo più
o meno complesso in una vera e propria filosofia di vita, all'insegna
del think different?
Con il suo nuovo libro Pensare come Steve Jobs (Sperling& Kupfer), Carmine Gallo, già autore di Essere Steve Jobs, rilancia e torna a parlare del genio di Cupertino per indicare che è necessario, sopra ogni altra cosa, "calarsi" in Jobs, nel suo modo di concepire l'esistenza, e dunque di "pensare". Per farlo, propone una serie di massime che, assicura, saranno l'asso nella manica per chiunque voglia applicare lo stesso metodo "potente e rivoluzionario, nei campi più svariati, puntando allo stesso obiettivo di Apple". Una premessa che, tradotta nella versione Jobs - secondo la libera interpretazione di Gallo - vuol dire che ciascuno, per costruire il proprio futuro,
Con il suo nuovo libro Pensare come Steve Jobs (Sperling& Kupfer), Carmine Gallo, già autore di Essere Steve Jobs, rilancia e torna a parlare del genio di Cupertino per indicare che è necessario, sopra ogni altra cosa, "calarsi" in Jobs, nel suo modo di concepire l'esistenza, e dunque di "pensare". Per farlo, propone una serie di massime che, assicura, saranno l'asso nella manica per chiunque voglia applicare lo stesso metodo "potente e rivoluzionario, nei campi più svariati, puntando allo stesso obiettivo di Apple". Una premessa che, tradotta nella versione Jobs - secondo la libera interpretazione di Gallo - vuol dire che ciascuno, per costruire il proprio futuro,
dovrebbe seguire le proprie passioni e aspirazioni, senza mai
abbandonare l'impegno a perseguire la mèta, senza puntare ai soldi e al
successo ma, soprattutto, con la gioia che prova chi sa di fare
esattamente ciò che desidera.
Essere Steve Jobs è un
libro scorrevole e stimolante, una summa di suggerimenti dedicati ai
giovani, a chi deve scegliere la propria strada, a chi si dibatte tra la
voglia di accantonare il proprio potenziale creativo per conquistare
una sistemazione sicura (ma se ne trovano ancora?) e il percorso più
rischioso che consiste nel seguire le proprie inclinazioni a ogni costo e
senza cedere alle difficoltà pratiche. Esemplificativi i titoli dei
vari capitoli: fate ciò che amate, lasciate il segno nell'universo,
mettete in moto il cervello, vendete sogni e non prodotti.
Un
manuale lascia sempre un interrogativo: ma è davvero così facile?
Davvero queste pillole di saggezza emanate da Gallo (nato in America da
genitori italiani, l'autore vive a San Francisco e collabora come
esperto di comunicazione con molte aziende internazionali) servono a
convertire la "filosofia" di Jobs in consigli pratici e possono dare una
mano a tanti giovani che, mai come in questo periodo di crisi globale,
si trovano a dover fare i conti con un futuro incerto e senza sicurezze?
Secondo Gallo, la risposta è positiva. Anzi, "essere" oltre che
"pensare" come Jobs farebbe bene ora più che mai. Crederci senza riserve
è certamente troppo, ma tentar non nuoce.
Gallo, qual è il segreto di Steve Jobs?
"Jobs
sogna più in grande rispetto a tutti noi ed è pieno di passione nel
perseguire una visione del mondo ampia e audace. Nel 1976 ha ispirato al
suo amico d'infanzia, Steve Wozniak, la creazione di un computer
destinato alla gente comune. All'epoca i computer erano relegati a hobby
o erano macchine gigantesche che occupavano intere stanze e nessuno
avrebbe mai pensato che una macchina del genere potesse essere usata in
una abitazione privata. Jobs ha sempre creduto fortemente nell'idea che
il personal computer avrebbe cambiato il mondo e non è mai stato a
sentire tutti quei detrattori che dicevano che la gente non avrebbe mai
saputo che farsene".
Disoccupazione, crisi economica globale... Funzionano ancora i princìpi guida contenuti nel suo libro?
"Certo,
e in questo momento devono essere sviluppati più che mai. Per poter
competere e avere successo sul palcoscenico globale oggi sia le imprese
sia i singoli devono essere superiori alla media, in ogni modo. E devono
seguire le regole dell'innovazione esattamente così come sono indicate
nel libro: fa' ciò che ami; persegui una visione audace; nutri la tua
creatività aprendoti a una vasta gamma di esperienze; sii pronto a dire
di no alle distrazioni; cerca di capire le esigenze dei clienti a un
livello più profondo di quanto sia mai stato fatto prima; fornisci uno
straordinario servizio al cliente; e padroneggia la tua capacità di
comunicare".
In poche parole, consigli pratici ai giovani che, terminata la scuola superiore, si preparano a scegliere il proprio futuro.
"In
un'intervista esclusiva che non ha mai avuto grande risonanza
mediatica, è stato chiesto a Jobs quale consiglio avrebbe dato a
qualcuno che si fosse appena diplomato. Lui disse una cosa semplice, ma
molto d'effetto: 'A me piacerebbe trovare lavoro come cameriere o
qualcosa del genere fino a quando non avrò trovato quello che mi
appassiona veramente'. La vita è troppo breve per passare un minuto di
più a fare un lavoro che si odia o a lavorare per un capo che non
trasmette passione. Come si fa a trovare la propria strada? Il miglior
consiglio che io abbia mai ricevuto veniva da un ragazzo che per molto
tempo ha vissuto da senzatetto (viveva nel bagno di una stazione della
metropolitana), mentre perseguiva una carriera come agente di cambio.
Adesso è un multimilionario e la sua storia è diventata il soggetto di
un film con Will Smith (La ricerca della felicità). Chris
Gardner mi ha detto una cosa che non dimenticherò mai: 'Carmine, trova
qualcosa che ti piaccia fare così tanto che non vedi l'ora che rispunti
il sole per ricominciare'. Gli italiani sono, per natura, un popolo
pieno di passione. Ai giovani direi quindi di concentrare questa
passione, l'entusiasmo e la gioia di vivere nella scelta della
carriera".
Carmine Gallo
Pensare come Steve JobsSperling&Kupfer
pag. 320, euro 16
Pensare come Steve JobsSperling&Kupfer
pag. 320, euro 16
*Fonte La Repubblica
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